top of page
Sabrina Fusi

#iorestoacasa (in vacanza)

«A tutti, comunque, va concessa qualche pausa, non solo perché non c’è nulla che possa sopportare la fatica continua, perfino gli esseri privi di animo sensibile, per conservare le proprie forze si rilassano alternando una sorta di riposo, ma anche perché lo studio si basa sul desiderio di imparare, che non può essere imposto.» (Quintiliano, Institutio Oratoria, I, III – 96 d.C.)


Non è storia nuova il riconoscere l’importanza un momento di svago, che ritempri l’animo e predisponga allo studio, mantenendo viva la voglia di imparare. E’ tutto ciò è ancor più vero in questo periodo difficile, in cui i bambini non possono muoversi all’aria aperta, incontrare i compagni, visitare i parenti. 📌 Per questo è importante far loro percepire che nei prossimi giorni sarà vacanza! È nostra responsabilità - come genitori, come insegnanti, come educatori – dare un messaggio chiaro affinché lo percepiscano. I limiti sono tanti, ma sono tante anche le possibilità: 👉 come genitori possiamo inventare insieme una nuova tradizione familiare da inaugurare quest’anno, possiamo cambiare qualche nostra piccola abitudine in modo da rendere i giorni speciali e diversi. 👉 come insegnanti possiamo fare in modo che questo periodo di vacanza non sia solo una pausa della didattica a distanza; per non correre il rischio che i bambini, costretti a casa, non sentano la vera potenza rigeneratrice della vacanza. Come? Non dandolo per scontato, ma utilizzando i prossimi incontri a distanza per riflettere insieme su questo. I bambini sono capaci di riflessioni profonde e (come sempre) ne usciremo tuti arricchiti. ✳️ E allora ci sentiremo tutti in vacanza, anche se non si può uscire. La vacanza acquista valore dai giorni di occupazione, e i giorni in cui torneremo a essere occupati acquisteranno valore da questa vera vacanza.




8 visualizzazioni

Comments


bottom of page