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Sabrina Fusi

Filastrocca immaginaria


Per tutti gli amici immaginari. Perché sono persone più reali che mai, fintanto che sono reali. Poi (forse) non lo sono più, ma restano amici. E meritano una filastrocca 😊

FILASTROCCA IMMAGINARIA

Sono reale, un amico altresì

finché sono reale sono così.

Poi un bel giorno non lo son più.

Vado via io, ci sei solo tu.

Certo che esisto, come puoi dubitare?

Posso giocare, dormire, mangiare.

Ascolto in silenzio, vivo avventure,

rifletto e ragiono, condivido paure.

Scalo montagne, esploro gli abissi,

alla luce del sole, al buio d’eclissi.

Sono reale, un amico altresì

finché sono reale sono così.

Poi un bel giorno non lo son più.

Vado via io, ci sei solo tu.

Una fetta di torta in più anche per me;

spinaci no, non mi piaccion granché.

I pomeriggi lunghi d’inverno

sono più caldi con un amico fraterno,

le sere calde e afose d’estate

diventano fresche, allegre, fatate.

Sono reale, un amico altresì

finché sono reale sono così.

Poi un bel giorno non lo son più.

Vado via io, ci sei solo tu.

Sono oltre la porta, dietro la tenda,

non m’importa se pensano sia una leggenda,

aspetto paziente in soffitta o in giardino,

ritorno la sera o al più tardi al mattino,

se poi sei un po’ triste, annoiato o hai pensieri

chiamami oggi e io arrivo ieri!

Sono reale, un amico altresì

finché sono reale sono così.

Poi un bel giorno non lo son più,

ma torno nei sogni, in un dejavu.

Sabrina Fusi

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