Chi è veramente un autore mi capirà se dico che è un furto irrispettoso e vile appropriarsi delle opere altrui.
Mi capirà, perché chi crea un'immagine, un video, uno scritto, una melodia ci lascia un pezzo di sé. E appropriarsene non vuol dire solo rubare qualche parola, una manciata di note, un tubetto di colore, ma appropriarsi anche di ore di studio, di serate di riflessioni, di attimi di intimità, di momenti di dolore attonito o di risonante felicità.
Mi capirà chi ha rispetto della persona altrui, del suo lavoro e della sua essenza.
Mi capirà chi è sicuro di sè, del proprio valore e del proprio sapere, in qualsiasi campo questo si esprima. E non si sente sminuito nel citare un'altra persona, consapevole che condividere buone opere e buone idee ci rende migliori.
Chi è un copione non capirà. Ma "francamente me ne infischio". (cit. Rhett Butler)
P.S. (che poi in realtà non è un post scriptum, ma uno stratagemma per rendere le parole che seguono più visibili) “Quel ramo del lago di Garda, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti” Questo non è rielaborare, questo è copiare.
E nemmeno bene.
(il disegno l'ho fatto io, qualche annetto fa...)